Ho scritto un testo per il nuovo disco di Malfatti

Il disco, che si intitola “La storia è adesso” ed esce il 12 dicembre per Riff records, è incentrato sulla figura di Valeriano Malfatti, avo di Cesare, podestà di Rovereto e deputato trentino del Parlamento dell’Impero asburgico. Impossibile per me non accettare la proposta di Cesare di collaborare a un progetto le cui parole chiave erano confini, storia, eredità, anche se non lo avevo mai … Continua a leggere Ho scritto un testo per il nuovo disco di Malfatti

Camminare come un uomo

Quell’uomo emanava sì una carica magnetica, rappresentava sì in quel momento tutta la forza e la volontà che un uomo può avere, era sì un vero e proprio prigioniero del r’n’r ma… era matto. Matto come un cavallo. Prigioniero di forze ben al di là del suo controllo. Era evidente. Continua a leggere Camminare come un uomo

Una geografia sentimentale della mia nazione: Manuel Agnelli

L’altra sera, cazzeggiando in uno zapping assonnato e disinteressato, mi sono imbattuto in un programma su Rai5 in cui Carlo Massarini intervistava Federico Guglielmi e Manuel Agnelli. Dopo poche parole, Agnelli ha preso la chitarra e ha attaccato Padania. E in un attimo mi è tornato tutto su. Due ciminiere e un campo di neve fradicia Qui è dove sono nato e dove morirò. Come un … Continua a leggere Una geografia sentimentale della mia nazione: Manuel Agnelli

Consigli di lettura non richiesti

1. Luis Sepulveda, Patagonia Express (Guanda, 127 p., euro 7,50). Appunti di viaggio dalla terra alla fine del mondo. 2. Paolo Rumiz, Trans Europa Express (Feltrinelli, 231 p., euro 9,00). Resoconto di un itinerario lungo il confine orientale dell’Europa, da nord a sud. Molta Storia, tantissime storie. 3. Valerio Magrelli, Il sangue amaro (Einaudi, 141 p., 13,00 euro). Poesia, non riesco a dirne nulla se … Continua a leggere Consigli di lettura non richiesti

“Oh, comunque non mi piacciono per niente le tue canzoni”: cronaca di un incontro con alcuni detenuti del carcere di San Vittore

Arrivo di fronte al carcere in ritardo di qualche minuto. Roberto Bonfanti, l’amico scrittore che ha organizzato la cosa, mi aspetta nella piazzetta antistante. Sopra di noi un cielo lattiginoso minaccia una pioggia che non arriverà. Entriamo. Passiamo una serie di controlli incrociati, lasciamo i documenti e ripetiamo cinque o sei volte le stesse risposte alle stesse domande. La totale mancanza di pc mi angoscia … Continua a leggere “Oh, comunque non mi piacciono per niente le tue canzoni”: cronaca di un incontro con alcuni detenuti del carcere di San Vittore